domenica 1 febbraio 2009

fine / la fin / the end

FINE

Ieri sera l'ultima passeggiata solitaria nella Grand Place. Oggi il lungo viaggio attraverso l'Europa. Ora sono a casa.

alebuzzliveinbrussels si chiude qui, ma non viene chiuso. Non sarà più aggiornato, ma resterà disponibile per chi vorrà vivere (o rivivere) quest'esperienza.

Ciao

LA FIN

Hier soir la dernière promenade, tout seul, dans la Grand Place. Aujourd'hui le long voyage dans l'Europe. Maintenant je suis chez moi.

alebuzzliveinbrussels s'arrete ici, mais il ne sera pas fermé. Il ne sera plus ajourné, mais il restera à disposition pour ce qui souhaitera vivre (ou revivre) cette esperience.

Salut!

THE END

Yesterday evening the last walk at the Grand Place. Today the long trip throught Europe. Now I'm at home.

this is the end of alebuzzliveinbrussels too, but it won't be closed. It won't be updated, but it'll still be available for someone would like to live (or to live again) this adventure.

Bye!

itaca

Se per Itaca volgi il tuo viaggio,
fa voti che ti sia lunga la via,
e colma di vicende e conoscenze.
Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi
o Poseidone incollerito: mai
troverai tali mostri sulla via,
se resta il tuo pensiero alto e squisita
è l'emozione che ci tocca il cuore
e il corpo. Né Lestrigoni o Ciclopi
né Poseidone asprigno incontrerai,
se non li rechi dentro, nel tuo cuore,
se non li drizza il cuore innanzi a te.

Fa voti che ti sia lunga la via.
E siano tanti i mattini d'estate
che ti vedano entrare (e con che gioia
allegra) in porti sconosciuti prima.
Fa scalo negli empori dei Fenici
per acquistare bella mercanzia,
madrepore e coralli, ebani e ambre,
voluttuosi aromi d'ogni sorta,
quanti più puoi voluttuosi aromi.
Recati in molte città dell'Egitto,
a imparare dai sapienti.

Itaca tieni sempre nella mente.
La tua sorte ti segna a quell'approdo.
Ma non precipitare il tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni, che vecchio
tu finalmente attracchi all'isoletta,
ricco di quanto guadagnasti in via,
senza aspettare che ti dia ricchezze.

Itaca t'ha donato il bel viaggio.
Senza di lei non ti mettevi in via.
Nulla ha da darti più.

E se la ritrovi povera, Itaca non t'ha illuso.
Reduce così saggio, così esperto,
avrai capito che vuol dire un'Itaca.



(
Costantinos Kavafis Itaca) 

sabato 31 gennaio 2009

la settima trappista

Sul filo di lana ma ce l'ho fatta: la mitica Westvleteren, birra trappista introvabile nei bar, perché commerciata solo dai monaci direttamente ai consumatori, era oggi nel mio palato.


Non male. Ma per quel che ricordo, la preferita resta la Rochefort.

venerdì 30 gennaio 2009

ultimi saluti ai ragazzi di bruxelles

Li capisco, ma non glielo posso dire. Li invidio, ma è meglio che lo tenga per me. Li ammiro, in qualche modo: hanno una bella luce negli occhi, più chiara dei lampioni umidi di Bruxelles. Arrivano qui e sono italiani, svedesi, inglesi e polacchi: vanno via e saranno europei. So che può sembrare orribilmente retorico, ma è vero. State sicuri che questi ragazzi non diranno stupidaggini su altri popoli, non coveranno risentimenti nazionali. Vedranno le differenze, che ci sono: ma le apprezzeranno e ci giocheranno, sapendo che insaporiscono la torta dell’Europa.
Gli stages alla Commissione e il programma Erasmus sono i soldi meglio spesi dall’Unione Europea. Sono un modo di costruire consuetudini, e reti di conoscenze: vent’anni dopo, i miei migliori amici in Europa sono quelli delle serate di Bruxelles. Erasmus e stages sono formidabili strumenti contro l’intolleranza. Sono convinto che, davanti a certe affermazioni xenofobe, non serve protestare. Bisogna mettere in mano allo sciocco di turno una Samsonite e un biglietto aereo. Vada, veda. Quando torna, non ripeterà le stesse stupidaggini.
Dico queste cose per me e per voi, naturalmente. I ragazzi di Bruxelles le sanno già, e le tengono nel cuore.

(Beppe Severgnini Italians)

(guarda le foto dell'ultima serata al Delirium)

amsterdam

"Ma come, non fumate? Non annate co' 'e mignotte? E che ce siete venuti affà, allora?" così ci hanno detto dei turisti romani molto interessati al quartiere a luci rosse. Però la domanda può anche essere girata: Amsterdam ha qualcosa da offrire, oltre a marijuana e "female sex workers" (così le chiama la guida e devo ammettere che sembra tutta un'altra cosa)?

Sono contento di poter rispondere di sì.
Amsterdam - per lo meno il suo centro storico - sembra una città bella, affascinante, piena di biciclette e belle ragazze silenziose (no, non in vetrina), con un ottimo rapporto urbanistico tra spazi pieni e vuoti, con angoli (scorcini!) magnifici, tante piante nelle case e fuori da esse. Non sembrerebbe male viverci, anzi.

Molti punti però li perde per una cosa: il museo di Van Gogh non fa sconti agli studenti.

mercoledì 28 gennaio 2009

mon kot

Quando sono entrato nella mia stanza, mesi fa, l'ho trovata spoglia e un po' triste. Non avevo voluto trasferirmici subito. Jack però mi aveva avvisato: "All'inizio è sempre così, vedrai poi.."

Quella stanza è diventata casa mia. L'unica solo mia, da non condividere con altri. La tana calda dove rientrare nel freddo della notte con l'ultimo Noctis (e a volte dopo).



Oggi ho sbaraccato tutto. Ho tolto le foto, i tappetini, i poster presi al Parlamento UE, quello di capitan Zanetti con la Supercoppa 2008 (io c'ero!), i vestiti, le stoviglie, i libri. Presto porterò via anche i tanti ricordi che ancora ci sono.

La camera ritornerà spoglia e un po' triste, pronta a ricolorarsi secondo il gusto del nuovo inquilino (che Corentin e Frouche sperano sia svedese, prosperosa e disinibita). Questo è il suo lavoro.

Chissà se anche io le mancherò.

au revoir alessandra!

Au revoir Alessandra!

(guarda le foto)

grand place, bruxelles

grand place, bruxelles