questi tre giorni (in realtà molto meno: si è trattato di poco più di 48 ore) in cui sono tornato a casa sono stati faticosi ma molto pieni e molto belli. ancora una volta il sentimento che prevale è la gratitudine, un'immensa gratitudine per la generosità, la gentilezza, l'affetto che molte persone mi hanno dimostrato (in effetti c'è anche chi è stato un po' meno gentile, ma preferisco pensare a chi lo è stato). la cosa che più mi dispiace è di aver dedicato a tutti meno tempo di quello che avrei voluto. ma del resto era una cosa messa in conto tempo fa.
in particolare ringrazio alessandro che mi ha scelto come padrino, pur non essendo io un parente. il mio augurio particolare lui lo conosce.
ringrazio don vincenzo che dopo 23 anni si ricorda ancora di me e spero stia leggendo questo blog e chissà magari lasci anche un commento. sabato ha detto tante cose interessanti. anche pericolose, perché ha attaccato direttamente certi vizi che molte delle persone che lo ascoltavano sapevano di avere. ma la gente lo ha apprezzato.
ringrazio i miei amici, con cui purtroppo sono stato davvero poco.
ringrazio i miei zii e i miei nonni - spero che la nonna si sia finalmente convinta che sto bene qui.
ringrazio la mia famiglia.
ringrazio monica che mi ha regalato ancora una volta momenti magici.
a tutto questo pensavo ieri sera trascinando per solbosh la seconda valigia pesantissima che completa il trasloco. in alto sopra di me, le finestre del 7° piano sono illuminate. sono a casa.
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