venerdì 31 ottobre 2008

vita solitaria e grezzume

scrivo questo post per celebrare i piaceri della grezzissima vita di un maschio da solo.

mentre scrivo sono vestito come un cretino. il motivo? semplice. dopo aver pranzato con bisteccozza e birra (incurante delle proteste di françois che sostiene che se bevo birra a pranzo diventerò un alcolista. françois è quello che va a sbronzarsi ai td, per capirci) ancora con i vestiti sudati dopo boxe française, ho deciso che era ora di ripulire la mia vita e ho pensato di cominciare dai vestiti. tutti i vestiti. quelli delle ultime due settimane. li ho raccolti in due sacchetti enormi.

siccome tutta la biancheria era da lavare (e quindi non la potevo indossare) mi sono così abbigliato:

a) pantaloncini olimpia basket milano (ora e sempre!)
b) pantaloni eleganti (gli unici che, essendo stati messi solo al cocktail della journée de l'europe, non erano da lavare)
c) niente calze, scarpe da ginnastica
d) pile
e) maglietta del pigiama. che però mi sono tolto una volta arrivato davanti alla lavatrice (e davanti agli occhi di una preoccupatissima studentessa inglese).

ho quindi ingaggiato una lotta senza quartiere per conficcare ogni vestito nella lavatrice. alla fine homo italicus b. machine à laver belga. però ho dovuto sudare (ne è derivata la decisione di lavare anche la maglietta, il conseguente strip e la espressione attonita dell'inglese).
stavo per far partire la lavatrice quando... mer**!! (imprecazione in francese - è censurata, ma vi assicuro che era in francese) ho dimenticato il detersivo su!! (cioè al 7° piano. e l'ascensore arriva solo al 6° - non so perché, ma sono nel piano sfortunato). risalgo domandandomi perché dimentico sempre qualcosa. "parce que tu es un mec" (perchè sei un ragazzo) risponde corentin (le chef de l'etage).

ora devo solo attendere che la lavatrice faccia il suo sporco lavoro (in questo caso è davvero sporco).

martedì 28 ottobre 2008

ceci c'est le parlement européen

ceci c'est le parlement européen. la version française du post est en ligne.

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this is the eu parliament

this is the eu parliament. the english version of the post is online.

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lunedì 27 ottobre 2008

questo è il parlamento europeo

questo è il parlamento europeo.
la sede di bruxelles, almeno. ieri mattina io, luisa e alessandra (calabria, in erasmus a parigi e in visita da luisa) l'abbiamo visitata. qui si svolgono i lavori delle 20 commissioni, ci sono gli uffici dei parlamentari, si riuniscono i gruppi politici, si tengono le sessioni plenarie aggiuntive (quelle ordinarie si tengono a strasburgo; a lussemburgo c'è la segreteria generale. questa distribuzione ha ragioni storiche e soprattutto economiche. sarebbe più funzionale tenere l'intero parlamento a bruxelles insieme alle altre istituzioni. ma chi lo spiega agli albergatori alsaziani?).

il parlamento europeo è sicuramente l'istituzione meno potente dell'unione europea. non può proporre leggi. non può legiferare da solo. la maggioranza richiesta per una mozione di censura (cioè di sfiducia) della commissione è molto (troppo) elevata (occorre la presenza della maggioranza assoluta dei deputati e il voto favorevole dei 2/3 dei presenti).
tuttavia è forse la più importante, se si pensa che essa è l'unica eletta a suffragio universale e diretto dai cittadini europei. può essere strumento di democrazia, partecipazione, trasparenza.

non a caso i suoi poteri sono aumentati con i trattati di amsterdam e nizza e aumenteranno ulteriormente se entrerà in vigore quello di lisbona.
attualmente il parlamento legifera su un piano di parità col consiglio nei 2/3 dei testi legislativi europei, intervenendo in settori come l'ambiente, i trasporti, la protezione dei consumatori, il mercato interno (ma non la politica commerciale, salvo che entri in vigore il trattato di lisbona), la libera circolazione delle persone (ma non quelle di servizi e capitali), i programmi di istruzione, di sanità e di cultura.

inoltre può esercitare un controllo indiretto sul resto delle politiche dell'unione europea, tramite l'approvazione del bilancio e la fiducia nei confronti della commissione. la commissione (composta da un presidente scelto dai capi di stato e di governo dei paesi membri e da commissari da lui nominati su indicazione degli stati) non può entrare nelle sue funzioni se non dopo un voto di fiducia del parlamento. con una maggioranza particolare il parlamento può approvare una mozione di censura, obbligandola a dimettersi.
nel 1999 la commissione santer si è dimessa a seguito di uno scandalo per corruzione (implicata la commissaria cresson) a seguito della minaccia del parlamento di sfiduciarla.
nel 2004 il candidato alla commissione buttiglione ha dovuto rinunciare per la minaccia del parlamento (contrariato da alcune sue dichiarazioni sugli omosessuali) di non approvare l'intera commissione barroso se egli ne avesse fatto parte.

insomma il parlamento europeo non è meno importante di un parlamento nazionale, né i suoi membri meno decisivi dei deputati dei singoli stati. basti pensare che si stima che almeno metà delle leggi applicate in ogni stato membro è direttamente (regolamento) o indirettamente (direttiva) di origine europea.

a fronte di questo bisogna però biasimare il fatto che non c'è una sufficiente attenzione alla formazione del diritto europeo e alla vita delle sue istituzioni.
questo innanzitutto a livello politico. la campagna elettorale per le prossime elezioni del 2009 sarà come al solito calibrata sulle questioni nazionali (vale a dire: votate pro o contro il governo) e sarà difficile trovare un partito che proponga agli elettori una linea di azione nei vari settori di attività dell'unione (dall'agricoltura all'ambiente, dalla ricerca e innovazione alla politica industriale, dalla sicurezza ai trasporti, dai diritti umani all'energia, etc). inoltre nessun partito proporrà (o si impegnerà a sostenere) un candidato per il presidente della commissione. il che naturalmente riduce nella sostanza il potere di scelta dei cittadini.
in secondo luogo la scarsa attenzione è anche a livello mediatico e dei singoli cittadini. in questo alone di disinteresse che circonda l'attività dell'unione europea proliferano le lobby, che comprensibilmente fanno il proprio interesse e non quello dei cittadini.

le elezioni per il rinnovamento del parlamento europeo (primavera 2009) possono essere l'occasione per una maggiore e migliore informazione e per accrescere il tasso di democrazia dell'unione europea.

per maggiori informazioni: www.europa.eu

per vedere le foto del parlamento europeo cliccare sul titolo del post.

cena italiana

ieri sera piacevolissima cena italiana a base di buonissimi arancini, pizza, torta paradiso. rappresentate tante regioni italiane, dalla lombardia, al lazio, alla campania, alla calabria, alla sicilia. più due stranieri, jeremie (fr) e nuria (catalogna. non dite spagna che si arrabbia!) che pare abbiano molto apprezzato l'italico pasto.

per le foto cliccare sul titolo del post.

aggiornamento situazione casa. alla fine non credo ci chiuderanno la cucina. ieri sera laurie e jocelyne l'hanno pulita e lucidata, luccicava quando sono tornato. stamattina c'era una nuova serratura (segno che è passato carlos) e il pavimento bagnato (segno che è passata la signora delle pulizia) e la porta era aperta. non credo la chiuderanno. si evita una situazione che sarebbe stata noiosa nel senso inglese del termine (so che zen apprezza questa chicca). ringrazio comunque steve per i suggerimenti su come gestire la situazione al meglio.

sabato 25 ottobre 2008

lati negativi

anche l'erasmus ha i suoi nati negativi, i quali hanno prodotto una mezza giornata di "mauvais humeur" ieri. andiamo con ordine.

innanzitutto un po' troppi prof cominciano a far saltare le lezioni, il che a milano non succede. un giorno è la giornata dello sport, un altro il prof non può, un altro insegnante è l'avvocato di fortis (la più grande banca del benelux, recentemente salvata dai 3 governi) e pacca all'ultimo, poi c'è la "semaine tampone" cioè la settimana di congedo (ma affinché i prof possano recuperare eventuali lezioni perdute, anche se finora ne ho trovati pochi che lo fanno). insomma non per fare il milanese, ma alla statale si lavora un po' di più. nota di merito al prof waelbroeck che è stato sempre presente (alle 8 del mattino del venerdì, ahimè) salvo una volta in cui ha però avvisato in largo anticipo (e ci sta. tra l'altro la recupera proprio durante la settimana tampone).

in secondo luogo a guastarmi parzialmente la giornata di ieri sono stati gli sviluppi della festa africana per il compleanno di jocelyne.
non si tratta del fatto che ho dormito malaccio perché l'unione tra il cibo africano e la birra belga mi ha fatto alzare un sacco di volte per bere.
si tratta del fatto che la festa, che è stata comunque molto bella, interessante e divertente, ha avuto una piccola coda fastidiosa (niente di grave, sono cose che succedono anche nelle feste dell'oratorio).
un invitato, che è arrivato tardi e ha passato il suo tempo a scolarsi da solo in un angolo una bottiglia di wodka - e conseguentemente si è ubriacato, ha litigato con carlos, il custode, che giustamente cercava di mandarlo a casa (giustamente fino a un certo punto. il custode è intervenuto alle 23.50. il regolamento prevede che alle 23 chi non abita nella residenza deve andarsene. alla mia festa gli italiani avevano ottenuto una deroga di mezz'ora, ma carlos si era in ogni caso fatto vedere alle 22.55) e ha infilato qualcosa (pezzi di bambù mi dicono) nella serratura, rompendola.
ne è derivato che la serratura deve essere cambiata e pare lo si faccia a nostre spese.  jocelyne assicura che il suo invitato provvederà a pagare. speriamo.

in ogni caso dopo la festa jocelyne e lindsey hanno sistemato la cucina, mettendo a posto le sedie e passando la spugna sui tavoli (ma non pulendo il pavimento, che era effettivamente molto sporco. del resto non potevano farlo con una spugnetta). la donna delle pulizie ieri mattina - mi dicono, io ero a lezione - si è lamentata dello stato del pavimento. ne è derivato l'intervento di mm. hiver, direttrice della casa, che pare abbia stabilito come punizione la chiusura della cucina per qualche giorno.
io volevo protestare energicamente sia perché non trovo giusto la serratura la dobbiamo pagare noi (carlos dove era? io non faccio il poliziotto del piano), sia perché la storia di chiudere la cucina mi sembra francamente un'idiozia.
i coloc mi hanno però convinto a non tirare in mezzo carlos criticandolo (se no non sarà più "gentile" con noi e romperà le scatole se faremo feste. mah.. tutta questa gentilezza particolare finora non l'ho vista e quando abbiamo fatto delle feste le scatole le ha rotte) e ad aspettare lunedì e l'effettiva chiusura della cucina (sempre che poi ci sia) per parlare con mm. hiver.
spero non si giunga a questo. nel caso dovessero veramente farlo farò presente:
1) voglio leggere il regolamento su cui c'è scritto che è prevista questa sanzione 2) la donna delle pulizie non ha pulito più degli altri giorni (non ha passato 2 volte il pavimento, per intenderci)
3) noi non potevamo pulire il pavimento della cucina perché il materiale necessario (scope, secchi, etc) non è disponibile di sera
4) anche se prevista dal regolamento, si tratta di una punizione inutilmente ingiusta (e quindi stupida) perché colpisce non solo quelli del piano che non erano alla festa, ma anche quelli degli altri piani che dovranno condividere con noi la loro cucina per qualche giorno
5) se si inizia a fare i fiscali sulle regole che dobbiamo rispettare noi, anche io inizierò a essere rigido su quelle che devono rispettare loro. per esempio il corridoio non è pulito tutti i giorni come dovrebbe, la cucina non è sempre impeccabile, l'intonaco in camera mia in alcuni punti è scrostato etc.
spero non si debba giungere a questo, sarebbe noioso (nel senso inglese del termine).

la curva dell'umore ha comunque subito un netto rialzo in serata, quando ho sentito monica al telefono. e poi con il concerto jazz-rock (alcuni dei musicisti erano davvero bravi) e la festa a casa di una ragazza dell'associazione express.

a umore migliorato ho potuto ricordare meglio che la festa africana, coda a parte, è stata bella, interessante, divertente. intanto era curioso essere - per la prima volta nella mia vita - in una stanza in cui i bianchi erano la minoranza. poi ho assaggiato un sacco di cibi sconosciuti, tra cui pesce salato, una specie di pasta sfoglia con dentro la carne macinata, frittelle, banane fritte, etc.
infine è stato interessante vedere come stavo per far scoppiare la terza guerra mondiale quando ho chiesto (a una ragazza del camerun) se il suo paese il congo sono simili o diversi (premettendo che noi europei siamo abbastanza ignoranti e pensiamo che l'africa sia un tutt'uno omogeneo). lei ha subito detto "mah no, sono diversissimi, e il camerun è meglio!" . l'ha sentita un congolese che è saltato su "ma che dici?!? molto meglio il congo, ha la musica più bella, il cibo più buono.." e da lì è partita una discussione tra venti africani su quale fosse il paese migliore e perché (discussione in cui si sono inseriti anche rwandesi, ivoriani, marocchini). insomma, un po' come domandare agli italiani se milano e napoli sono simili o diverse. in fondo africa ed europa non sono poi così distanti.

fete africaine jocelyne

online le foto della festa per il compleanno di jocelyne (cliccare sul titolo del post)

en ligne les foto de la fete pour l'anniversaire de jocelyne (toucher le titre du post)

online photos of jocelyne's birthday party (touch the post's title)

giovedì 23 ottobre 2008

consideration about eu constitution

europe day. the english version of the post is online.

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considerations sur la constitution européenne

journée de l'europe, en ligne la version française du post.

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mercoledì 22 ottobre 2008

journée de l'europe

ieri è stata la journée de l'europe, dedicata dall'ulb alla conoscenza reciproca tra gli studenti di diverse nazionalità.
questo il programma:

11.00 - cocktail di benvenuto (su invito) con il rettore e gli ambasciatori (per l'occasione ho messo la giacca di velluto appositamente portata da casa) nell'ambito del quale sono stato intervistato da radio campus.

12.00 - pranzo al ristorante universitario con menu europeo a scelta: si poteva votare su internet il proprio piatto preferito tra i 27 proposti e i due più votati erano poi offerti al ristorante. vista la maggioranza di spagnoli, ha vinto la paella, seguita dalla mussaka (che ho preso io. peraltro il piatto italiano non era granché, non sono state scelte né la pizza né la pasta. per questo la paella ha vinto facilmente).

12.30 - stand organizzati da ogni paese (gestiti da alcuni erasmus) per sponsorizzare un periodo di studio là. una lituana ha cercato di convincermi ad andare lassù con un opuscolo intitolato "25 ottime ragioni per andare in lituania" (tra l'altro la prima era "la lingua"; anche qui non è che si mettessero d'impegno per vincere contro la spagna, il cui primo motivo era "le soleil")

18.00 - conferenza di koen lenaerts, giudice belga alla corte di giustizia europea.

21.30 (in realtà almeno 23.30) - td: td sta per the dansant. nel 1800 era una delle cose che faceva la borghesia (per questo se n'è ripreso ironicamente il nome), ora si tratta di stare per delle ore (mezz'ora, nel mio caso) in piedi in un capannone che puzza di piscio e birra, a bere della birra (non buona) che ogni tanto qualcuno lancia per aria bagnando gli altri. decisamente poco divertente, ma a certi belgi sembra piacere tanto..

a margine della journée de l'europe, e soprattutto in seguito all'interessante discorso di monsieur le juge lenaerts, vorrei fare una riflessione sul processo di integrazione europea.

m. le juge sostiene che la costituzione europea è in marcia. anche se gli stop al trattato costituzionale prima e al trattato di lisbona poi hanno impedito all'ue di avere una costituzione formale (cioè un testo scritto giuridicamente vincolante), di fatto la costituzionalizzazione europea procede.
i trattati di roma e di maastricht sono già una costituzione (come sottolineato dalla corte varie volte) perché costituiscono la norma suprema dell'ordinamento comunitario, in base alla quale si valuta la legittimità di tutte le altre regole.
la déclaration des droits de l'homme et du citoyen (1789), ricorda m. le juge, afferma all'art. 16 che "una società in cui la garanzia dei diritti non è assicurata, né la divisione dei poteri è stabilita, non ha una costituzione. siccome l'ue ha sia la protezione giurisdizionale dei diritti sia la divisione dei poteri essa ha anche una costituzione (poco importa che la commissione concentri in sé varie attribuzioni: un po' legislatore - potere di iniziativa, un po' inquisitore e un po' giudice - procedure in materia di concorrenza e aiuti di stato, un po' organo esecutivo). conclusione: la costituzione europea è in cammino.

sono d'accordo con m. le juge, la costituzione europea è in marcia. ma i cittadini europei non sono con lei. è per questo che francesi, olandesi e irlandesi l'hanno bocciata (tra l'altro, non è corretto dire che "gli irlandesi hanno detto no". bisogna dire che recentemente tutte le volte in cui l'elettorato è stato chiamato a pronunciarsi direttamente sul processo di costituzionalizzazione europea, esso ha detto "no"). e ben si capisce. gli europei non possono scegliere né le persone che scrivono i trattati né quelle che li approvano. non possono eleggere il presidente della commissione. i poteri legislativi del parlamento (unico organo direttamente eletto dai cittadini d'europa) sono inferiori rispetto a quelli della commissione e del consiglio. essi possono solo dire "sì" o "no" ad un pacchetto predisposto in partenza. ed è per questo che le ultime volte hanno detto "no".
m. lenaerts sostiene che non occorre avere uno stato per avere una costituzione. e sono d'accordo. ma è necessario che a sostenerla ci sia un popolo, unico detentore - in democrazia - di quello che viene chiamato "potere costituente".
in italia si dice spesso che la costituzione è "la casa degli italiani". riprendendo la metafora, si può dire che la costituzione europea è una casa ben fatta (il trattato di lisbona semplifica le fonti del diritto, dà maggior unità e quindi più forza in politica estera, prevede la partecipazione dei parlamenti nazionali all'elaborazione del diritto comunitario, aumenta grandemente i poteri del parlamento europeo - che acquista potere di veto sia per la politica agricola comune, che rappresenta quasi la metà dell'attività comunitaria, sia per la politica commerciale), ma è una casa vuota, perché nessuno ha contribuito a costruirla.

unica soluzione per far uscire l'europa dalla crisi è prendere atto che ogni trattato, ogni costituzione, non potrà essere presa se non da rappresentanti eletti direttamente dai cittadini europei. in altre parole da un'assemblea costituente. come è stato fatto in italia, in germania, in spagna e negli altri grandi paesi del continente.
per la verità esiste uno stato in cui non esiste una carta costituzionale, ma che ha una costituzione non scritta elaborata dalla giurisprudenza e per mezzo di accordi inter-istituzionali: l'inghilterra. però essa ha maturato la propria costituzione in otto secoli. non credo che l'europa abbia tutto questo tempo.

lunedì 20 ottobre 2008

casa

"sono tornato a casa per il fine settimana"; "adesso prendo il treno, poi il bus e arrivo a casa". mi fanno sorridere queste due frasi dette a un ragazzo sull'aereo da malpensa a bruxelles. lui poteva pensare che io preferissi leggere il libro, io potevo pensare che lui preferisse ascoltarsi l'i-pod. nessuno dei due l'ha pensato e abbiamo chiaccherato tutto il volo, parlando del trattato di lisbona (lui ha fatto lo stagista al parlamento europeo presso la commissione che se ne è occupata), dei movimenti secessionisti del belgio, di mourinho, di birra e frites, di tutto quello che insomma due italiani - più o meno della stessa età e con interessi simili - che vivono all'estero possono trovare per riempire un'ora e 20 di aereo. probabilmente non ci incontreremo mai più, ed è anche questo il bello del viaggiare. parlando con lui mi sono uscite queste due frasi che, appunto, mi fanno sorridere. ci sono due posti che chiamo (inavvertitamente, spontaneamente) "casa", due posti in cui mi trovo bene e dove sono contento di ritornare (naturalmente, una è una casa a tempo determinato e non può competere con l'altra).

questi tre giorni (in realtà molto meno: si è trattato di poco più di 48 ore) in cui sono tornato a casa sono stati faticosi ma molto pieni e molto belli. ancora una volta il sentimento che prevale è la gratitudine, un'immensa gratitudine per la generosità, la gentilezza, l'affetto che molte persone mi hanno dimostrato (in effetti c'è anche chi è stato un po' meno gentile, ma preferisco pensare a chi lo è stato). la cosa che più mi dispiace è di aver dedicato a tutti meno tempo di quello che avrei voluto. ma del resto era una cosa messa in conto tempo fa.

in particolare ringrazio alessandro che mi ha scelto come padrino, pur non essendo io un parente. il mio augurio particolare lui lo conosce.
ringrazio don vincenzo che dopo 23 anni si ricorda ancora di me e spero stia leggendo questo blog e chissà magari lasci anche un commento. sabato ha detto tante cose interessanti. anche pericolose, perché ha attaccato direttamente certi vizi che molte delle persone che lo ascoltavano sapevano di avere. ma la gente lo ha apprezzato.
ringrazio i miei amici, con cui purtroppo sono stato davvero poco.
ringrazio i miei zii e i miei nonni - spero che la nonna si sia finalmente convinta che sto bene qui.
ringrazio la mia famiglia.
ringrazio monica che mi ha regalato ancora una volta momenti magici.

a tutto questo pensavo ieri sera trascinando per solbosh la seconda valigia pesantissima che completa il trasloco. in alto sopra di me, le finestre del 7° piano sono illuminate. sono a casa.

martedì 14 ottobre 2008

agé party - international version


ieri sera abbiamo finalmente fatto la festa per il mio compleanno a "casa" mia, facendo i pazzi per tutta la serata. basta pensare a come abbiamo cominciato: quando è arrivata una tipa chiamata sophie (che io non avevo mai visto prima) ho chiesto "e questa chi è?" e corentin a subito risposto "è il tuo regalo!". laurie (che l'aveva invitata) ha subito precisato "non è vero: lei si chiama "non toccare"!". allora sono stato al gioco e per buona parte della serata abbiamo scherzato sulla cosa del regalo (sophie in verità non sembrava proprio a suo agio, al centro dell'attenzione) e lei è stata presentata a tutti gli italiani che arrivavano come "lei è "non toccare", il mio regalo".
altra cosa: quando corentin ha messo la canzone dei beatles "obladi oblada", ho cambiato le parole in "corentin est le chef de l'étage" (corentin è il capo del piano, in realtà questo è un numero di steve) e "françois il m'a appris la potage" (françois mi ha insegnato la minestra, questo perché per cena ho fatto una zuppa - una specie di nescafé in realtà, si prendeva l'acqua bollente e la si versava nella zuppa liofilizzata, e françois mi aveva aiutato)
altre protagoniste della serata sono state le gauffres alla nutella e le bottiglie di birra (con corentin abbiamo fatto la gara - finita in pareggio, ma non si è impegnato - a chi vuotava più in fretta il bicchiere d'un solo sorso; e abbiamo fatto anche il giochino del "oh mio Dio, il re annega! salva il re!" con i 2 cent con la faccia di re albert 2 sopra- steve e jack dovrebbero ricordarselo in versione inglese). 
gli italiani sono arrivati con 45 minuti di ritardo. però non ho mai disperato, perché ormai li conosco. in compenso si sono fatti perdonare portandomi un regalo (vero), un bellissimo maglione di cotone a righe orizzontali blu e azzurre, che ho indossato dopo essermi tolto camicia e cravatta (bisognava vestirsi in modo ridicolo ma solo io - con quelle e la calzamaglia per correre - e ugo - con la maglietta di "eccezziunale veramente" - ci siamo impegnati) sulle celebri note di joe cocker.
sono stato contentissimo per la serata, devo ringraziare tutti e in particolare le mie vicine di camera - laurie, jocelyne e lindsey, che dicono lasceranno il mio fan club se non mi taglio la barba (in compenso corentin dice che lo lascerà se mi rado) - che hanno sistemato la cucina.
è stata un agé party davvero internazionale, con rappresentanti di italia (tutte le regioni, dal nord al centro al sud), belgio, francia, camerun, congo, rwanda e slovacchia.
grazie a tutti!

(per le foto cliccare sul titolo del post)

hier soir nous avons finalement fait la fete pour mon anniversaire, chez moi. nous avons fait les fous pour toute la soirée.
il suffi penser au début. quand sophia est arrivé (moi, je ne l'avais jamais vu), j'ai demandé: "qui est elle?" et corentin a repondu tout de suite: "elle est ton cadeau!". laurie, plus serieuse, a precisé "non, non, elle s'appelle "ne pas toucher"!" donc pour une bonne pars de la soirée nous avons rigolé sur sophie (qui etait presenté aux autres italiens comme "ne pas toucher") et sur le cadeau.
autre truc: quand corentin il a joué la chanson "obladi oblada" des beatles, j'ai changé les mots en "corentin est le chef de l'étage" et "françois il m'a appris la potage" (en effet pour la soupe je voulais faire une potage - un truc comme le nescafé - et françois m'a aidé).
les gauffres au nutella et les bouteilles de bière (j'ai fait la competition avec corentin pour qui savait boire plus vite un verre et aussi nous avons fait le joue du "putaine! le roi noye!" avec 2cent) et du champagne.
les italiens sont arrivé avec 45 minutes de retard. mais je n'ai jamais desesperé, parce que je les connais. ils se sont fait pardonné avec un (vrai) cadeau, un merveilleux pull bleu et azur (que j'ai mis aprés me étre deshabillé en jouant joe cocker).
j'ai été trés content pour la soirée, je dois remercier tous le monde (aussi le concierge carlos qui nous a laissé un demi-heure de fete en plus) et en particulier mes voisins - laurie, jocelyne et lindsay, qui ont aussi dit que si je ne me rase pas la barbe, elle quittent mon fan club (corentin il a dit en revanche qu'il le quitte si je me rase) - qui ont ramené la cuisine.
je suis content aussi parce que la fete a été vraiment internationale: italie, belgique, france, congo, rwanda, camerun, et slovaquie dans la meme salle. merci a tous!

(pour le foto toucher le titre du post)

yesterday evening we had my birthday party! we have been fool all night, from the beginning: when sophie arrived (i've never seen her) i asked "who's that one?" and corentin answered "she's your gift!". laurie, more serious, actually said "no, no. she's name's "don't touch!". so for a long part of the evening we played the game of "she's "don't touch", my birthday gift".
moreover, when corentin played the famous song "obladi oblada" by the beatles, i changed the text in "corentin est le chef the l'etage" (corentin is the cheaf of the room) et "françois il m'a appris la potage" (françois thaught me the soup, because i had a soup for dinner - sort of nescafé - and françois helped me in cooking it). 
main character of the night, nutella waffles, beer (we - me and corentin - did the"fast drinking" competition and we played also the funny game of "oh my God, the king is drawing! save the king!" with 2eurocent.
italians guys arrived very late (45 minutes) but i wasn't about to go down in the dumps, because i knew them. they gained their pardon by giving me a (true) gift, a blue and light blue cotton pull (i wear it after a strip with joe cocker song).
i was very happy for the party. i'd like to thank everybody, especially my roommates - laurie, jocelyne et lindsey who say that they'll leave my fan club if i don't shave (although corentin says that he'll leave it if i shave) - who cleaned the whole room.
i'm happy also because it was an international party: italy, belgium, france, congo, rwanda, camerun and slovac republic in the same room.
thanks a lot!

(to see the picture, touch the post's title)

domenica 12 ottobre 2008

ringraziamenti / fashion victims / la costituzione a partire da venezia

ancora post diviso in tre piccole parti

1) ringrazio tutti quelli che mi hanno fatto gli auguri. ho ricevuto messaggi e chiamate che mi hanno reso davvero contento. grazie anche a quelli che hanno inviato un sms al numero italiano, mi spiace solo che l'ho ricevuto, perché quella sim non va.
in particolare sono stato piacevolmente sorpreso dagli auguri e dall'affetto manifestati dalle persone conosciute in erasmus, sia italiani sia coloc. ringrazio soprattutto antonio e rosario, che hanno telefonato alle 0.20 di sabato perché volevano "essere i primi, ma non prima di monica".
domani sera agé party - international version chez moi, con i coloc e "les italiens".

2) qualche altra nota sugli usi e costumi belgici. i belgi non hanno il minimo gusto nel vestire. lo si vede da come vengono a lezione i professori di giurisprudenza, solitamente tra i più eleganti. uno giovedì aveva giacca grigia, camicia rosa, cravatta fucsia. un altro venerdì completo senape, camicia bianca, cravatta verde brillante. mai un professore italiano andrebbe in giro così.
ma lo si vede anche dai commenti dei ragazzi. giovedì a un certo punto ho fatto un commento critico sul vestito del prof. françois, belga, ha risposto "eh, ma voi italiani sì che avete stile";  rafael, svizzero tedesco, ha aggiunto "eh sì, siete delle fashion victims". questa cosa l'hanno detta anche agli altri italiani e personalmente l'ho sentita più volte. anche in maniera paradossale (come jocelyne che mi ha dato del modaiolo tenendo in mano un nuovissimo i-phone).
comunque il fatto che io, in quanto italiano, sia preso come esempio di stile farebbe rizzare i capelli agli adolescenti di misinto. quelli che dicono "dovresti prendere esempio da steve, lui sì che ha stile" (nicola) o "sì lui (io n.d.r.) ha quel suo stile trasandato che è convinto funzioni e in realtà non funziona" (valentina).
steve, vieni in belgio, diventeresti davvero l'arbiter elegantiarum nazionale!

3) leggo su un giornale (per leggere l'articolo cliccare sul titolo del post) che alla camera dei deputati c'è stata bagarre durante la votazione di un ordine del giorno.
nell'ambito della discussione (sempre che si possa chiamare così la votazione di un maxiemendamento blindato da una questione di fiducia) sul decreto gelmini, che introduce tra le altre cose l'obbligo di educazione civica, l'on. pierangelo ferrari (pd) ha proposto un o.d.g. per distribuire gratuitamente una copia della costituzione ad ogni studente.
iniziativa discreta, che potrebbe diventare buona se il testo gli venisse anche spiegato e ottima se lo facesse qualcuno che lo conosce davvero. ma il punto non è questo.
l'on. ferrari è riuscito a sporcare questa pensata scrivendo nell'ordine del giorno (e ribadendo poi nel suo intervento) che la distribuzione della carta fondamentale deve cominciare "da venezia, treviso e sondrio". il che ha fatto insorgere la lega nord e provocato qualche impaccio nel rappresentante del governo (l'imbranatissimo sottosegretario giuseppe pizza. perché persone così hanno un posto di responsabilità?). era l'effetto voluto.
da studente appassionato della costituzione italiana non posso però non dirmi schifato dall'uso strumentale che ne ha fatto il deputato del pd. non ci sono certo motivi per ritenere che i ragazzi del nord italia abbiano più bisogno di quelli del sud  di conoscere il testo fondamentale della nostra repubblica.
l'on. ferrari che vuol apparire sponsor della costituzione ha dimostrato, e questo mi dispiace, di non averne capito né lo spirito né la lettera, incarnati nelle primissime parole dell'articolo 1: "l'italia è una".

venerdì 10 ottobre 2008

compleanno - anniversaire - birthday



è uno strano numero, con una gamba (il 3) più lunga dell'altra. serio e pazzerello insieme. come mi piace essere. sento che mi porterà fortuna.

c'est un nombre bizarre, avec une jambe (le 3) plus longue que l'autre. serieux et fou au mème temp. comme j'aime étre. je pense qu'il me portera bonheur.

it's an odd number, with a leg (3) longer than the other. both serious and fool. as i like to be. i feel it will be a good year.

giovedì 9 ottobre 2008

ubi rex atque lex ibi religio?

ho seguito una lezione del corso del professor ferry su "l'idea d'europa nel xx secolo". è un professore di scienze politiche. è molto sicuro di sé, parla dei problemi dell'europa, della nascita di uno stato, della genesi di una società. tutti lo ascoltano affascinati. a un certo punto però c'è qualcosa che non va: "quando una società ha un re e una legge, essa si dota anche di una religione - dice - come certo sapete "religione" viene dal latino "religio", che è formato da "rex" (re) più "lex" (legge).
in verità "religio" viene dal verbo "religo", che significa "legare", "unire".
(per maggiori informazioni cliccare sul titolo del post)

j'ai suivi une séance du cours du professeur ferry sur "l'idée d'europe au xx siècle". il est un professeur de science politique. il est très sur de soi, il parle du problèmes de l'europe, de la naissance d'un état, de la genèse d'une société. tous le monde l'écoute fasciné. mais tout à coup il y a quelque chose qui ne marche pas: "quand une société a un roi et une loi, elle se donne aussi une religion - il dis - vous savez que religion vien du latin "religio", qui est composé par "rex" (roi) et "lex" (loi).
en réalité "religio" vient du verb "religo" qui signifie "lier".
(pour autres informations toucher le titre du post)

i attended a lesson by professor ferry about "the idea of europe in the xx century". he teaches political science. he's very self-confident, he speaks about the problems of europe, the birth of a state, the genesis of a society. everybody is fascinating while listening to him. but suddenly i feel something wrong: "when a society has a king and her law, she produces a religion - he says - as you know, religion comes from latin word "religio", which is composed by "rex" (king) and "lex" (law).
actually "religio" comes from latin verb "religo" that means "to join".
(for further information touch the post's title)

translation, tradution

so che alcuni ragazzi che abitano con me leggono questo blog. da oggi alcuni post saranno tradotti. se faccio degli errori, per favore avvisatemi

je sais que il y a des colocataires qui lisent mon blog. a partir d'aujourd'hui certains post seront traduit. si je fais des fautes, svp avvisez moi.

i know that some foreign friends read this blog. from today some post will be translated. please tell me if i make mistakes.

lunedì 6 ottobre 2008

alebuzzloveinbrussels

tre giorni (più un pezzettino di giovedì sera) meravigliosi, i migliori da quando sono qui. per questo non li racconto e me li tengo per me. dico solo che quando ho dovuto salutarla all'aeroporto avevo un groppo in gola. e non era colpa dell'acqua in lattina.

(per vedere le foto cliccare sul titolo del post)

grand place, bruxelles

grand place, bruxelles