domenica 12 ottobre 2008

ringraziamenti / fashion victims / la costituzione a partire da venezia

ancora post diviso in tre piccole parti

1) ringrazio tutti quelli che mi hanno fatto gli auguri. ho ricevuto messaggi e chiamate che mi hanno reso davvero contento. grazie anche a quelli che hanno inviato un sms al numero italiano, mi spiace solo che l'ho ricevuto, perché quella sim non va.
in particolare sono stato piacevolmente sorpreso dagli auguri e dall'affetto manifestati dalle persone conosciute in erasmus, sia italiani sia coloc. ringrazio soprattutto antonio e rosario, che hanno telefonato alle 0.20 di sabato perché volevano "essere i primi, ma non prima di monica".
domani sera agé party - international version chez moi, con i coloc e "les italiens".

2) qualche altra nota sugli usi e costumi belgici. i belgi non hanno il minimo gusto nel vestire. lo si vede da come vengono a lezione i professori di giurisprudenza, solitamente tra i più eleganti. uno giovedì aveva giacca grigia, camicia rosa, cravatta fucsia. un altro venerdì completo senape, camicia bianca, cravatta verde brillante. mai un professore italiano andrebbe in giro così.
ma lo si vede anche dai commenti dei ragazzi. giovedì a un certo punto ho fatto un commento critico sul vestito del prof. françois, belga, ha risposto "eh, ma voi italiani sì che avete stile";  rafael, svizzero tedesco, ha aggiunto "eh sì, siete delle fashion victims". questa cosa l'hanno detta anche agli altri italiani e personalmente l'ho sentita più volte. anche in maniera paradossale (come jocelyne che mi ha dato del modaiolo tenendo in mano un nuovissimo i-phone).
comunque il fatto che io, in quanto italiano, sia preso come esempio di stile farebbe rizzare i capelli agli adolescenti di misinto. quelli che dicono "dovresti prendere esempio da steve, lui sì che ha stile" (nicola) o "sì lui (io n.d.r.) ha quel suo stile trasandato che è convinto funzioni e in realtà non funziona" (valentina).
steve, vieni in belgio, diventeresti davvero l'arbiter elegantiarum nazionale!

3) leggo su un giornale (per leggere l'articolo cliccare sul titolo del post) che alla camera dei deputati c'è stata bagarre durante la votazione di un ordine del giorno.
nell'ambito della discussione (sempre che si possa chiamare così la votazione di un maxiemendamento blindato da una questione di fiducia) sul decreto gelmini, che introduce tra le altre cose l'obbligo di educazione civica, l'on. pierangelo ferrari (pd) ha proposto un o.d.g. per distribuire gratuitamente una copia della costituzione ad ogni studente.
iniziativa discreta, che potrebbe diventare buona se il testo gli venisse anche spiegato e ottima se lo facesse qualcuno che lo conosce davvero. ma il punto non è questo.
l'on. ferrari è riuscito a sporcare questa pensata scrivendo nell'ordine del giorno (e ribadendo poi nel suo intervento) che la distribuzione della carta fondamentale deve cominciare "da venezia, treviso e sondrio". il che ha fatto insorgere la lega nord e provocato qualche impaccio nel rappresentante del governo (l'imbranatissimo sottosegretario giuseppe pizza. perché persone così hanno un posto di responsabilità?). era l'effetto voluto.
da studente appassionato della costituzione italiana non posso però non dirmi schifato dall'uso strumentale che ne ha fatto il deputato del pd. non ci sono certo motivi per ritenere che i ragazzi del nord italia abbiano più bisogno di quelli del sud  di conoscere il testo fondamentale della nostra repubblica.
l'on. ferrari che vuol apparire sponsor della costituzione ha dimostrato, e questo mi dispiace, di non averne capito né lo spirito né la lettera, incarnati nelle primissime parole dell'articolo 1: "l'italia è una".

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grand place, bruxelles

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