lunedì 27 ottobre 2008

questo è il parlamento europeo

questo è il parlamento europeo.
la sede di bruxelles, almeno. ieri mattina io, luisa e alessandra (calabria, in erasmus a parigi e in visita da luisa) l'abbiamo visitata. qui si svolgono i lavori delle 20 commissioni, ci sono gli uffici dei parlamentari, si riuniscono i gruppi politici, si tengono le sessioni plenarie aggiuntive (quelle ordinarie si tengono a strasburgo; a lussemburgo c'è la segreteria generale. questa distribuzione ha ragioni storiche e soprattutto economiche. sarebbe più funzionale tenere l'intero parlamento a bruxelles insieme alle altre istituzioni. ma chi lo spiega agli albergatori alsaziani?).

il parlamento europeo è sicuramente l'istituzione meno potente dell'unione europea. non può proporre leggi. non può legiferare da solo. la maggioranza richiesta per una mozione di censura (cioè di sfiducia) della commissione è molto (troppo) elevata (occorre la presenza della maggioranza assoluta dei deputati e il voto favorevole dei 2/3 dei presenti).
tuttavia è forse la più importante, se si pensa che essa è l'unica eletta a suffragio universale e diretto dai cittadini europei. può essere strumento di democrazia, partecipazione, trasparenza.

non a caso i suoi poteri sono aumentati con i trattati di amsterdam e nizza e aumenteranno ulteriormente se entrerà in vigore quello di lisbona.
attualmente il parlamento legifera su un piano di parità col consiglio nei 2/3 dei testi legislativi europei, intervenendo in settori come l'ambiente, i trasporti, la protezione dei consumatori, il mercato interno (ma non la politica commerciale, salvo che entri in vigore il trattato di lisbona), la libera circolazione delle persone (ma non quelle di servizi e capitali), i programmi di istruzione, di sanità e di cultura.

inoltre può esercitare un controllo indiretto sul resto delle politiche dell'unione europea, tramite l'approvazione del bilancio e la fiducia nei confronti della commissione. la commissione (composta da un presidente scelto dai capi di stato e di governo dei paesi membri e da commissari da lui nominati su indicazione degli stati) non può entrare nelle sue funzioni se non dopo un voto di fiducia del parlamento. con una maggioranza particolare il parlamento può approvare una mozione di censura, obbligandola a dimettersi.
nel 1999 la commissione santer si è dimessa a seguito di uno scandalo per corruzione (implicata la commissaria cresson) a seguito della minaccia del parlamento di sfiduciarla.
nel 2004 il candidato alla commissione buttiglione ha dovuto rinunciare per la minaccia del parlamento (contrariato da alcune sue dichiarazioni sugli omosessuali) di non approvare l'intera commissione barroso se egli ne avesse fatto parte.

insomma il parlamento europeo non è meno importante di un parlamento nazionale, né i suoi membri meno decisivi dei deputati dei singoli stati. basti pensare che si stima che almeno metà delle leggi applicate in ogni stato membro è direttamente (regolamento) o indirettamente (direttiva) di origine europea.

a fronte di questo bisogna però biasimare il fatto che non c'è una sufficiente attenzione alla formazione del diritto europeo e alla vita delle sue istituzioni.
questo innanzitutto a livello politico. la campagna elettorale per le prossime elezioni del 2009 sarà come al solito calibrata sulle questioni nazionali (vale a dire: votate pro o contro il governo) e sarà difficile trovare un partito che proponga agli elettori una linea di azione nei vari settori di attività dell'unione (dall'agricoltura all'ambiente, dalla ricerca e innovazione alla politica industriale, dalla sicurezza ai trasporti, dai diritti umani all'energia, etc). inoltre nessun partito proporrà (o si impegnerà a sostenere) un candidato per il presidente della commissione. il che naturalmente riduce nella sostanza il potere di scelta dei cittadini.
in secondo luogo la scarsa attenzione è anche a livello mediatico e dei singoli cittadini. in questo alone di disinteresse che circonda l'attività dell'unione europea proliferano le lobby, che comprensibilmente fanno il proprio interesse e non quello dei cittadini.

le elezioni per il rinnovamento del parlamento europeo (primavera 2009) possono essere l'occasione per una maggiore e migliore informazione e per accrescere il tasso di democrazia dell'unione europea.

per maggiori informazioni: www.europa.eu

per vedere le foto del parlamento europeo cliccare sul titolo del post.

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grand place, bruxelles

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