giovedì 27 novembre 2008

rum, francese e lavori di gruppo

Ieri sera al quinto piano c'era la festa di compleanno di Hugues, un dottorando che viene da Haiti. E' stato chiesto a tutti di raccontare una barzelletta. La cosa mi ha preso bene per due motivi:

1) Jocelyne non ha capito una barzelletta di Corentin e gliel'ho spiegata io. François ha commentato "certo che tu che sei francona, farti spiegare la barzelletta dall'italiano.."
2) Ho raccontato la barzelletta sull'ingegnere che si fa la tipa sul computer nuovo (raccontatami da disca, ovviamente) e.. hanno riso!! Non so se è perché sono stato chiaro, perché gli ingegneri sono universalmente sfottuti o tutte e due.

Questo si aggiunge al fatto che finalmente comincio a sentire la differenza tra il francese dei francesi e quello dei belgi: ieri a lezione un ragazzo che lavora alla Commissione europea ha raccontato la sua esperienza (interessante!) e dopo un po' che lo sentivo ho pensato "non si capisce quasi niente, dev'essere francese!". E immancabilmente, qualche minuto dopo, la conferma "Quand j'ai travaillé pour l'autorité française de concurrence..".

Tornando alla festa, alle 23 circa, quando la folla era diminuita, Hugues ha tirato fuori quello per cui i più scaltri erano lì: il rum haitiano!!

Per chiarire che - a differenza di quello che sembra - non faccio solo feste, preciso che oggi ho inviato al prof. di Milano la bozza aggiornata della tesi e che ho passato il pomeriggio di martedì a preparare la mia parte lavoro di gruppo che presenteremo settimana prossima. Si trattava di leggere un rapporto del dipartimento della giustizia USA su concorrenza e monopoli e fare un paragone con gli abusi di posizione dominante nel diritto dell'UE. Siccome dovrò anche riesporlo, l'ho studiato e ho preparato un riassunto scritto (in francese; ho anche chiesto una consulenza alla Fede per capire bene il "boundled discount").
Quando ci siamo divisi il lavoro, Aurelie - capo del gruppo - mi ha chiesto "E' un problema per te fare una presentazione in francese davanti alla classe?".
E io, facendo spallucce: "No, no". Più pubblico c'è, meglio è. Ora devo solo stare attento allo Ybris...

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grand place, bruxelles

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