martedì 16 dicembre 2008

diner italo-belge



Ieri sera cena italo-belga con i colocs. Ho sfoggiato le mie qualità di chef esibendomi in una carbonara (qui le foto).


Hier soir diner italo-belge avec mes colocs. J'ai montré que je suis un grand chef en cuisinnant des pates carbo (ici les foto).


Stamattina invece sono stato in centro a comprare un po' di regali di Natale. E ho riattraversato il quartiere del Sablon, il primo che ho conosciuto quando sono arrivato qui (il bed&breakfast era in quella zona) e che resta il mio preferito (forse proprio perché è stato il primo che ho scoperto), e la Grand Place. Probabilmente per l'ultima volta prima di partire. Per questo me la sono presa con calma, guardandomi intorno, gustandomi la passeggiata, come ho fatto la prima volta che sono passato da quei luogo, quando tutto era nuovo ai miei occhi.


Sono giorni un po' strani. Giorni di fibrillazione. Di emozioni contrastanti. Da un lato sono malinconico perché sono gli ultimi giorni, perché per un po' non vedrò tutti gli amici che ho conosciuto in questi pochi, intensi mesi. E perché in fondo l'Erasmus inizia a finire. Certo ci sarà gennaio, ma sarà un mese solo (contro i quattro fatti finora), ci saranno gli esami e insomma la pacchia finisce ora.
Dall'altro lato mai come in questi giorni ho una voglia matta di tornare a casa. Ho voglia di trascorrere il Natale con la mia famiglia. Ho voglia di rivedere i miei amici. E soprattutto mai come in questi giorni sto sentendo la mancanza di Monica.
Se a tutto questo si aggiunge che il periodo che precede Natale, con i vari regali da fare (piaceranno? non piaceranno? come fare a trovare un'idea carina?), è sempre denso di emozioni, il risultato sono questi giorni. In fibrillazione, appunto.

Nessun commento:

grand place, bruxelles

grand place, bruxelles