giovedì 11 dicembre 2008

presentazione di droit de la concurrence

Il momento tanto atteso è arrivato ieri pomeriggio: la presentazione di Droit de la concurrence. Si tratta del lavoro a gruppi di cui ho già parlato. A seguito di una serie di vicissitudini ero stato inserito nel gruppo sugli abusi di posizione dominante e nello specifico mi era stato assegnato un documento del Dipartimento della Giustizia USA sui monopoli, col compito di evidenziare le differenze con l'UE.
Messa così sembra chissà che cosa, in realtà si trattava di una roba di 5 minuti. Però era una roba in francese e davanti alla classe (circa 40 persone) e al prof. Per questo mi ero ben preparato (aiutato anche dai colocs).


Ieri, quando tocca a me, parlo, seguo i punti del discorso (senza guardare più di tanto gli appunti), evidenzio le differenze (vendite legate e rifiuto di trattare negli USA sono legali, in Europa no), concludo. Facile. Mentre parlo annoto mentalmente che il prof si sta facendo gli affari suoi: prima scarabocchia, poi scrive un sms.
Dopo di me parlano altre due persone, che presentano la comunicazione della Commissione di una settimana fa. Tutto liscio. Troppo facile. Nemmeno mi ero divertito.
Quando già stavamo per dirigerci a posto il prof salta su: "Ah davvero bene! Ora mi piacerebbe sentire la presentazione del documento sul diritto americano". Sguardi attoniti - e un po' preoccupati, della serie "e ora che fa?" (si vede che non conoscevano ancora il Buzz) - dei compagni di gruppo. La capogruppo osserva "beh, ne ha parlato prima". E il prof "certo, lo so (!), è andato bene, ma vorrei evidenziasse ora proprio le differenze".

In verità non ero preoccupato. Primo perché qualche scherzo me l'aspettavo. Secondo perché a seguire il copione non mi divertivo. Ora sì che diventava "amusant".
In perfetto stile "Di Perna", senza più leggere gli appunti, ho rifatto la presentazione, togliendo qualcosa, spostando l'ordine, aggiungendo cose non dette (ero stato sintetico, c'era ancora qualcosa a cui attingere). A metà del discorso mi è suonato il cellulare. "The Blues brothers - Everybody needs somebody" come suoneria. Discreta eh? Alla fine ero così preso bene che ci ho infilato anche la battutina "Beh, certo, come si vede è un approccio molto economico. Infatti l'anno prossimo mi sa che faccio un master anche in economia". Ho concluso con una valutazione complessiva (diritto USA più permissivo, ma comunque le imprese che operano in un contesto internazionale devono allinearsi al diritto più severo e quindi seguono i dettami della Commissione) che era in fondo quello che il prof richiedeva. Una buona prestazione. Puro Buzz. Me la sto tirando? Sì, un po'. Ma non mi interessa.

Dopo di noi è toccato al gruppo che presentava il caso Microsoft. L'impostazione era sfacciatamente pro-Commissione (e anti Bill Gates), ma ci stava. Io però prima di andare in classe una ricerchina su internet l'avrei fatta. E avrei scoperto che il prof era stato l'avvocato di Microsoft. Di conseguenza avrei certo mantenuto la posizione anti-Gates (che nel caso aveva torto) però frasi tipo "Microsoft ha rubato il programma X" le avrei evitate. Non a caso il prof non è sembrato gradire l'impostazione. Si è spesso lamentato della lunghezza degli interventi e a un certo punto ha detto "Beh, non mi sembra una ricostruzione molto oggettiva. Comunque continuate, poi aggiungerò qualche elemento".
Non è per denigrare l'altro gruppo. Ho un grande rispetto del lavoro che hanno fatto, che è stato immenso (più di 500 pagine tra articoli, decisioni della Commissione e del Tribunale) e difficile (certo più del mio). Però l'avrei impostato in maniera diversa.

Piccola appendice agghiacciante

Ieri sera entro in cucina e sento profumo di pesto. Lindsey ne ha un barattolo in mano. "E' la prima volta che lo provo" dice. Ottimo. Vedrai, è buonissimo.
Esco e rientro una decina di minuti dopo. Lindsey è seduta e sta per attaccare: davanti a lei un piatto di spaghetti al pesto sui quali è deposto un uovo strapazzato. "Noooo". E lei "Ma no, sto facendo come mi hai detto tu! Non li mangio insieme! Prima l'uovo, poi la pasta". E io "MA NOOOO!! Prima la pasta!". E lei, scostando l'uovo "Ok" e armata di coltello e forchetta fa a pezzi gli spaghetti. "NOOOOO!!!".
Sono dei barbari.


Lindsey, pardon si je me moque un peu de toi, mais vous étes trop amusant!

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grand place, bruxelles

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