sabato 20 dicembre 2008

il piano

Ieri mattina sono stato in segreteria alla vecchia Statale. Riattraversare Cairoli, via Dante, Cordusio, etc è stato strano, mi è sembrato un po' di riscoprire quei luoghi. Mi guardavo intorno come fossero palazzi nuovi, come nelle mie prime passeggiate per le vie di Bxl.
E a un certo punto... la sopresa... ma... perché nessuno me l'aveva detto? Hanno tolto il cerottone dalla facciata del Duomo!! Che ora brilla maestoso in tutto il suo splendore. Mi mancava!

Passare in segreteria era imprescindibile. Si trattava di ottenere l'approvazione del piano di studi personalizzato (cioè diverso dai percorsi proposti dall'uni). Senza questo, degli esami di Bxl me avrebbero riconosciuto solo uno.
In segreteria mi dicono che devo compilare un modulo e portarlo alla professoressa X. Vado da lei, convinto di dover fare chissà quale opera di convincimento circa la bontà e coerenza del mio piano.

Ale: Buongiorno, sono qui per una richiesta di piano di studi personalizzato. La faccio perché sono all'ultimo anno, sto facendo l'Erasmus, ed è importante che..
Prof: Aspetti. Ma lei fa giurisprudenza?
Ale: Beh, sì (è la prof che si occupa di queste cose per giurisprudenza, chi vuole che vada a parlarle?)
Prof: A ciclo unico?
Ale: Sì
Prof: Quindi in pratica ha solo 5 esami da scegliere
Ale: Sì
Prof: Vabbé, allora me li scriva che firmo.

Approvato. Ora mi "basta" fare gli esami a Bxl (2 su 3 verranno riconosciuti, fa eccezione Droit judiciaire européen et international ma è piccolo, può servire a integrare uno dei due o come riconoscimento di lingua francese e comunque è interessante ed è una materia che serve in prospettiva lavoro) più uno (o due) a febbraio e uno (o due) a giugno e siamo alla fine. Cavoli.. Molto dipenderà anche dall'incontro che avrò prima di Natale col prof della tesi. Se dice che le 30 e passa pagine che gli ho inviato sono da buttare, ho perso due mesi di lavoro. Se me le salva in buona parte vuol dire che a marzo (dopo gli esami) riparto con un terzo di tesi già fatta. Non sarebbe male.

Ieri mi sono accorto di alcune piccole abitudini che ho preso in Belgio. Per esempio se mi scontro con qualcuno per strada gli dico "Pardon" e mentre andavo in segreteria mi preparavo mentalmente il discorso in francese. Ma la cosa più buffa riguarda la carta di credito. A Bxl nei negozi il cliente fa tutto da sé. Il negoziante batte lo scontrino e tu prendi la tua carta e la infili nella macchinetta. Quando questa dice "approved" la togli e te ne vai. Qui invece consegni la carta al cassiere che fa tutto lui.
Quando ieri ho allungato la mano e tolto la carta dalla macchinetta, il libraio mi ha guardato malissimo.

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grand place, bruxelles

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