martedì 20 gennaio 2009

cose che danno soddisfazione

Ci sono cose che danno soddisfazione nella vita.

L'altra sera dicevo a Jocelyne che non sono preoccupato per il test di francese di giovedì. "Ma certo, ora lo parli bene - mi ha detto - meglio perfino di certe persone che sono qui da più tempo".

Stasera invece è venuta Cha (che abitava nella mia stanza l'anno scorso ed è rimasta molto amica di tutti, specie di Laurie) e si è offerta di cucinare per noi. Incrociando il ragazzo cinese che abita qui, ma che non si è quasi mai fatto vedere, l'ho invitato (in inglese, il francese non lo parla; comunque viene da Shanghai ed è un ricercatore in fisica) a cenare con noi. Poi mi sono girato verso Laurie e Charlotte (che erano lì) per vedere se gli andava bene. Mi hanno guardato con aria interrogativa. "En français, s'il te plait.." Ho tradotto. Hanno detto che andava bene. Quando il cinese se ne è andato, gli ho chiesto: "Ma non avete fatto inglese a scuola".
Laurie: "Sì, però capisco solo se parla qualcuno che non lo parla tanto bene. Tu lo parli così bene, così in fretta.."
Charlotte: "E' vero, mi fai rabbia, parli italiano - inglese - francese!"

Per uno che un paio d'anni fa (festa di laurea di Guzzo) si era sentito un pesce fuor d'acqua perché non sapeva mettere insieme una frase se non in italiano, dà soddisfazione.
Il fatto che poi, in effetti, io non parli poi così bene né inglese né francese è un altro discorso. Diciamo che so fingere bene. Finché la gente ci crede..

Cambiando discorso, il viaggio ad Amsterdam è organizzato. Ottimo. Conviverò per due giorni a stretto contatto con un napoletano e un lecchese. Che direbbe di me Umberto Bossi?

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grand place, bruxelles

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