giovedì 15 gennaio 2009

j'ai écrit

"J'ai écrit". Così risponde Lindsey abitualmente quando le chiedono come è andato uno scritto. E così anch'io: ho scritto.

Oggi ho avuto il secondo esame, che verrà riconosciuto in Italia e che era il più grosso e importante dei tre. Anche il più difficile, perché era scritto.
E a me gli scritti non piacciono. Intanto sono faticosi: scrivere pagine e pagine a mano è uno sbatti. Poi se hai fatto una cavolata lo scopri subito (confrontandoti con gli altri) ma il voto devi aspettarlo (con timore, se hai fatto la cavolata) per chissà quanto tempo. Inoltre in francese è ovviamente più difficile, devi stare attento a come si scrive una parola, agli accenti (c'era il dizionario ma non il tempo per usarlo).
Infine lo ammetto: per il mio animo teatrale, l'orale è molto più divertente.

L'esame di Droit européen de la concurrence non era facile. Quattro casi pratici da analizzare (due abusi di posizione dominante, una concentrazione e uno scambio di informazioni, se ho ben capito) in 2 o 3 pagine ciascuno. Ho scritto tutto quello che sapevo (e sapevo più o meno tutto) ma ovviamente questo non bastava. Non basta mai se l'esame è su casi pratici. Devi anche saper dare la soluzione. O per lo meno indicare varie soluzioni possibili. E' il difficile (ma anche il bello e l'utile) degli esami fatti così.
A un primo confronto con gli altri, uscito dall'aula, non dovrei aver fatto cavolate. Vedremo. Per ora "j'ai écrit".

Aggiungo anche una delle tante bizzarie dei belgi: l'esame era dalle 12 alle 15. Cioè all'ora di pranzo per tutti (le 12 per i belgi, le 13 per gli italiani, le 14 per gli italiani del Sud, le 15 per gli spagnoli). Ma c'è un vantaggio: la mattinata è libera e lasciata al dolce-far-nulla. Io ne ho approfittato per andare a correre (facendo poi colazione alle 11.45 quando Charlotte si accingeva a pranzare).

Ah dimenticavo un'altra cosa strana: ieri sera ho fatto impazzire Corentin e François in crisi di astinenza da alcol scolandomi una birra davanti a loro. "Non si beve durante il blocus!" mi hanno detto (rimproverandomi). Mah..

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grand place, bruxelles

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